
La storia di Nemea Viaggi
Quando ti metterai in viaggio
devi augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.
Devi augurarti che la strada sia lunga
che i mattini d’estate siano tanti
quando nei porti – finalmente e con che gioia –
toccherai terra tu per la prima volta.(tratto da Itaca – K. Kavafis)
Si parte per festeggiare un avvenimento importante.
Si parte per cercare riposo lontano dagli affanni quotidiani.
Si parte per ritrovare se stessi.
Si parte per condividere un’avventura.
Si parte soli, per imparare.
Qualsiasi sia il motivo, viaggiare significa crescere, significa vivere #grandiemozioni.
Un mattino d’estate due giovani donne decisero che era giunto per loro il tempo di partire.
Come i migliori viaggiatori, riempirono lo zaino di poche cose essenziali e – senza sapere quanto lungo e difficoltoso sarebbe stato il cammino – diedero inizio alla loro avventura. Nulla le spaventava più, il motivo del viaggio era la loro forza: sapevano che avrebbero trovato le risposte alle loro domande in una terra tempo madre di miti ed eroi.
Durante il viaggio trovarono ostacoli che seppero affrontare e, all’alba di ogni nuovo giorno, diventavano più forti. Ponendo una mano e una spalla se l’una o l’altra inciampava, scoprirono il valore dell’amicizia e questo fu il primo fiore che sbocciò lungo la loro strada.
Un giorno, giunsero presso le rovine di un tempio. Le poche colonne rimaste erette riflettevano i raggi di luce del mezzogiorno, echeggiando ancora l’antico splendore. Tutt’attorno era terra brulla e arida. Le due donne si guardarono amareggiate: «è per questo che abbiamo così a lungo faticato, per qualche sterpaglia e dei sassi ormai cotti dal sole?».
Giunsero al villaggio nei pressi dell’antica città e si sedettero ad un tavolo. Un uomo del posto, vedendo i loro volti affaticati ed affranti, si avvicinò e domandò loro chi fossero e perché erano giunte fin lì insoddisfatte. Loro narrarono di come si fossero messe in cammino perché avevano sentito che esisteva, nel Peloponneso, una città dal nome melodioso che aveva per loro un dono: Nemea.
«Ebbene, siete arrivate», disse l’uomo, «l’avete visto il tempio? Sapete cosa significa il nome di questa città?». Egli iniziò a narrare del tempo in cui tutto ebbe inizio, l’uomo, il pensiero e le azioni.
«Il nome Nemea ha una radice molto antica, che significa in un certo senso “giustizia riparatrice”. Gli antichi nostri padri credevano in un mondo in cui il Fato era garante di un equilibrio superiore per cui ad ogni azione corrispondeva, presto o tardi, una reazione uguale e contraria. E c’era una divinità, Nèmesi, garante dell’armonia, “la distributrice di giustizia”. Mi piace pensare che da qui nacque il nome della nostra città. Fu forse per questo motivo che proprio Nemea fu scelta come sede del tempio dove si celebravano i giochi in onore di Zeus e di suo figlio Eracle. L’eroe, dopo le sue immense fatiche, ricevette qui la sua eterna fama. Nemea ha da offrire a voi oggi quello che offrì a lui allora: il manto di un leone qui nato, corazza indistruttibile per aiutarvi a resistere a qualsiasi intemperia.”
Quando il mattino dopo ritornarono alle colonne del tempio, le due viaggiatrici ripensarono alle storie dell’uomo e capirono che Nemea sarebbe stata la loro corazza, come lo fu quel manto per Eracle.Nemea era stata per loro il tesoro cercato lungo la strada, non perché fosse ricca di pietre e diamanti, ma perché lungo il cammino avevano trovato ciò che di più prezioso esista al mondo: il coraggio, la forza e l’amicizia sincera nella condivisione dell’avventura così come della fatica e del dolore. Guardando di nuovo le rovine e la terra rossastra, questa volta ringraziarono Nemea e i suoi miti.
Tornarono come si torna da ogni viaggio: piene di vita, di grandiemozioni e con una storia da raccontare. Per questo decisero che Nemea avrebbe donato i suoi tesori a tutti coloro che desideravano partire alla ricerca di qualcosa.
Nemea è diventata così il nome dei viaggi di tutti coloro che vogliano rivolgersi alla sua esperienza. Con semplicità, simpatia, fiducia, maturate nel corso di quel loro cammino.
Nemea Viaggi significa #grandiemozioni e bellezza, perché “è importante la bellezza, da essa deriva tutto il resto”. Sorridendo, come il mattino dopo la scoperta, Emanuela e Manuela si guardarono con una nuova luce negli occhi: Nemea era anche il loro nome.
Costanza Motta, viaggiatrice